e il zucchero bianco...
Rispetto allo zucchero tradizionale, quello integrale di canna contiene
una minore percentuale di saccarosio (quindi più salutare perchè a
parità di potere dolcificante non alza il livello di insulina nel
sangue), è più ricco di Sali minerali come calcio, fosforo,potassio,
zinco, fluoro, magnesio e Vitamine A, B1, B2, B6, C.
Il potere
calorico è leggermente inferiore, tant'è vero che 100 grammi di zucchero
di canna integrale apportano 356 calorie , contro le 392 del
tradizionale saccarosio.
Lo zucchero integrale di canna non va confuso con lo zucchero grezzo di canna. Quest'ultimo ricopre un'ampia fetta di mercato e, avendo subito il processo di raffinazione, è molto simile a quello ottenuto dalla barbabietola. Il suo colorito giallo-beige non deve ingannare, poiché è conferito dall'addizione di piccole quantità di melassa o caramello.
Non potendosi basare sul semplice colore, per giudicare la qualità di uno zucchero di canna occorre osservare qualche particolare in più: quasi tutte le confezioni riportano la dicitura Zucchero di canna GREZZO oppure INTEGRALE. Inoltre se non è specificato basta riferirsi alla figura in alto al post.
-lo zucchero di canna grezzo presenta cristalli uniformi per dimensioni e colore.
- lo zucchero di canna integrale non ha una struttura cristallina uniforme per dimensioni e colore come quello grezzo, ma è più sottile, è omogeneo e quasi pastoso al tatto. E' inoltre caratterizzato dal profumo, colore ed aroma intensi e caratteristici.
-lo zucchero bianco presenta cristalli uniformi.
Meno diffuso è lo zucchero di canna di tipo integrale, presente sul mercato prevalentemente nelle tipologie panela e mascavo. Lo zucchero del tipo panela si ottiene mediante l’ebollizione del sugo leggero, e la sua asciugatura in panetti: questi vengono poi letteralmente grattugiati, ricavandone così uno zucchero di aspetto uniforme e più o meno farinoso. L’altro tipo di zucchero integrale, detto mascavo, prevede una frequente mescolatura del mosto durante il processo di essiccazione; grazie alle continue scosse e rimescolamenti lo zucchero si aggrega naturalmente in granuli di dimensioni eterogenee. Nella miscela sono presenti anche granuli di colore più scuro, rappresentati dalla melassa, che sono indice di qualità del prodotto. L’assenza di qualsiasi processo di raffinazione mantiene inalterato il contenuto di vitamine,minerali ed enzimi dello zucchero di canna integrale.
Lo zucchero integrale di canna non va confuso con lo zucchero grezzo di canna. Quest'ultimo ricopre un'ampia fetta di mercato e, avendo subito il processo di raffinazione, è molto simile a quello ottenuto dalla barbabietola. Il suo colorito giallo-beige non deve ingannare, poiché è conferito dall'addizione di piccole quantità di melassa o caramello.
Non potendosi basare sul semplice colore, per giudicare la qualità di uno zucchero di canna occorre osservare qualche particolare in più: quasi tutte le confezioni riportano la dicitura Zucchero di canna GREZZO oppure INTEGRALE. Inoltre se non è specificato basta riferirsi alla figura in alto al post.
-lo zucchero di canna grezzo presenta cristalli uniformi per dimensioni e colore.
- lo zucchero di canna integrale non ha una struttura cristallina uniforme per dimensioni e colore come quello grezzo, ma è più sottile, è omogeneo e quasi pastoso al tatto. E' inoltre caratterizzato dal profumo, colore ed aroma intensi e caratteristici.
-lo zucchero bianco presenta cristalli uniformi.
Meno diffuso è lo zucchero di canna di tipo integrale, presente sul mercato prevalentemente nelle tipologie panela e mascavo. Lo zucchero del tipo panela si ottiene mediante l’ebollizione del sugo leggero, e la sua asciugatura in panetti: questi vengono poi letteralmente grattugiati, ricavandone così uno zucchero di aspetto uniforme e più o meno farinoso. L’altro tipo di zucchero integrale, detto mascavo, prevede una frequente mescolatura del mosto durante il processo di essiccazione; grazie alle continue scosse e rimescolamenti lo zucchero si aggrega naturalmente in granuli di dimensioni eterogenee. Nella miscela sono presenti anche granuli di colore più scuro, rappresentati dalla melassa, che sono indice di qualità del prodotto. L’assenza di qualsiasi processo di raffinazione mantiene inalterato il contenuto di vitamine,minerali ed enzimi dello zucchero di canna integrale.
A differenza di quanto si è portati a credere, dunque, lo zucchero di canna non è necessariamente sinonimo di un prodotto integrale e “salutare”, a meno che questo non sia specificatamente della tipologia “integrale”. Lo zucchero di canna in cristalli che troviamo nei negozi e nei bar ha infatti subito un processo di raffinazione, che ha molti elementi in comune con la raffinazione che si utilizza per la produzione dello zucchero bianco di barbabietola. Perciò, anche in questo tipo di zucchero sono stati allontanati i nutrienti (principalmente minerali e vitamine) e non è certamente più nutriente o benefico per l’organismo rispetto allo zucchero bianco raffinato. Spesso, inoltre, per accentuare la colorazione bruno-dorata, lo zucchero di canna viene addizionato di un colorante detto caramello ammoniacale (conosciuto anche come E150), che viene sospettato di tossicità. In molti casi sono anche state scoperte truffe vere e proprie: zucchero bianco di barbabietola colorato con E150, in modo tale da essere commercializzato come (falso) zucchero di canna.
Zucchero bianco raffinato : il succo zuccherino proveniente dalla prima fase della lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero, viene sottoposto a complesse trasformazioni industriali: prima viene depurato con latte di calce che provoca la perdita e la distruzione di sostanze organiche, proteine, enzimi e sali di calcio; poi, per eliminare la calce che è rimasta in eccesso, il succo zuccherino viene trattato con anidride carbonica. Il prodotto quindi subisce ancora un trattamento con acido solforoso per eliminare il colore scuro, successivamente viene sottoposto a cottura, raffreddamento, cristallizzazione e centrifugazione. Si arriva così allo zucchero grezzo. Da qui si passa alla seconda fase di lavorazione: lo zucchero viene filtrato e decolorato con carbone animale e poi, per eliminare gli ultimi riflessi giallognoli, viene colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idantrene (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno). Il prodotto finale è una bianca sostanza cristallina che non ha più nulla a che fare con il ricco succo zuccherino di partenza.
Infine cerchiamo di capire cosa succede al nostro organismo quando ingeriamo lo zucchero raffinato.
Per poter essere assimilato e digerito, lo zucchero bianco ruba al nostro corpo vitamine e sali minerali, inizialmente presenti e poi eliminati tramite la raffinazione (in particolare il Calcio e il Cromo), per ricostituire almeno in parte quell'armonia di elementi distrutta dalla raffinazione.
Cosa provoca il " tossico" zucchero bianco a
livello intestinale?
Esso provoca processi fermentativi con produzione
di gas e tensione addominale e l'alterazione della flora batterica con
tutte le conseguenze che ciò comporta (coliti, stipsi, diarree,
formazione e assorbimento di sostanze tossiche, ecc.) A tal proposito
avrete certamente notato il fastidioso senso di gonfiore e pesantezza
che si avverte dopo aver mangiato dolci elaborati, ricchi di zucchero.
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale repentina salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su di tono.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone dell'aggressività, della difesa, della tensione. Si può ben comprendere come questi continui "stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo.
Infatti oltre a causare stress pancreatico, provoca demineralizzazione ossea, fermentazioni intestinali e gas, alterazione della flora batterica, alti e bassi glicemici con vere e proprie forme di dipendenza, aggressività nei bambini e molti altri problemi.
E’ una sostanza che crea forte acidificazione del sangue, e il nostro organismo, per mantenere il PH ad un livello accettabile, è costretto a tamponare ricorrendo alle proprie riserve di sali minerali. Di conseguenza il nostro corpo, privato di preziose sostanze minerali, manifesta una serie di sintomi, che vanno dalla caduta dei capelli all’accumulo di scorie sotto forma di cuscinetti di adipe, cellulite e ritenzione idrica.
Molte malattie della civiltà moderna sono dovute ad un eccesso di zucchero raffinato nell’alimentazione.
La depressione è spesso favorita da un eccesso di zucchero raffinato, così come tutte le forme di candidosi e le varie infezioni ginecologiche.
L’eccesso di zuccheri è dannoso anche per la salute dentale, poiché può determinare l’insorgenza della carie, e può determinare fastidi a livello digestivo (sensazione di gonfiore e pesantezza) dovuti all’instaurarsi di fenomeni fermentativi.
Da non trascurare, inoltre, sono l’aumento di peso e i fenomeni di obesità derivanti da un’alimentazione troppo ricca in zuccheri, è bene ricordare che gli zuccheri forniscono poco meno 400 kcal ogni 100 grammi e che se consumati nelle giuste quantità, sono utili e non dannosi.
Ciò è causato dal rapido e violento assorbimento dello zucchero nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia. Di fronte a tale repentina salita, il pancreas risponde immettendo insulina nel sangue e ciò provoca una brusca discesa del tasso glicemico detta "crisi ipoglicemica" caratterizzata da uno stato di malessere, sudorazione, irritabilità, aggressività, debolezza, bisogno di mangiare per sentirsi di nuovo su di tono.
La conseguenza di questa caduta degli zuccheri è l'immissione in circolo, da parte dell'organismo, di altri ormoni atti a far risalire la glicemia, tra cui l'adrenalina che è l'ormone dell'aggressività, della difesa, della tensione. Si può ben comprendere come questi continui "stress" ormonali con i loro risvolti psicofisici determinano un esaurimento delle energie con l'indebolimento di tutto l'organismo.
Infatti oltre a causare stress pancreatico, provoca demineralizzazione ossea, fermentazioni intestinali e gas, alterazione della flora batterica, alti e bassi glicemici con vere e proprie forme di dipendenza, aggressività nei bambini e molti altri problemi.
E’ una sostanza che crea forte acidificazione del sangue, e il nostro organismo, per mantenere il PH ad un livello accettabile, è costretto a tamponare ricorrendo alle proprie riserve di sali minerali. Di conseguenza il nostro corpo, privato di preziose sostanze minerali, manifesta una serie di sintomi, che vanno dalla caduta dei capelli all’accumulo di scorie sotto forma di cuscinetti di adipe, cellulite e ritenzione idrica.
Molte malattie della civiltà moderna sono dovute ad un eccesso di zucchero raffinato nell’alimentazione.
La depressione è spesso favorita da un eccesso di zucchero raffinato, così come tutte le forme di candidosi e le varie infezioni ginecologiche.
L’eccesso di zuccheri è dannoso anche per la salute dentale, poiché può determinare l’insorgenza della carie, e può determinare fastidi a livello digestivo (sensazione di gonfiore e pesantezza) dovuti all’instaurarsi di fenomeni fermentativi.
Da non trascurare, inoltre, sono l’aumento di peso e i fenomeni di obesità derivanti da un’alimentazione troppo ricca in zuccheri, è bene ricordare che gli zuccheri forniscono poco meno 400 kcal ogni 100 grammi e che se consumati nelle giuste quantità, sono utili e non dannosi.
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